San Giminiano
 

Nel Medioevo ai pellegrini che scendevano dal Nord Europa diretti a Roma la vista di San Giminiano doveva essere molto gradita, in pratica questo era un luogo dove potevano trovare accoglienza ed assistenza nel loro lungo viaggio sulla via Francigena che appunto passava di qui. Questa “invidiabile” posizione fu all’origine della prosperità di cui godeva San Giminiano in epoca medioevale. Ma la pestilenza che colpì la cittadina nell 1348 e la successiva deviazione della via Francigena, portarono al declino economico. Nonostante questo, San Giminiano è ricca di importanti opere d’arte come gli affreschi del Ghirlandaio presenti nel Duomo. Osservando San Giminiano dalla strada che proviene da Colle val d’Elsa si ha l’impressione che i grattacieli, almeno come concetto, non sono stati inventati dagli americani, ma dai signori di questa cittadina toscana in epoca medioevale, i quali innalzavano le case torri sinonimo dalla loro potenza ed acquisita ricchezza. Queste torri che in epoca medioevale raggiunsero il ragguardevole numero di 76 (ora ne rimangono solo 14) erano veri e propri “castelli urbani”, costruiti come macchine da difesa la cui funzione abitativa passava in “secondo piano”, infatti ogni elemento architettonico di queste alte torri non aveva fini estetici, ma solamente militari. Quindi le mensole e le cosiddette “buche pontaie” (ovvero fessure che sono presenti nelle facciate delle torri a varie altezze) altro non erano che ballattoi che permettevano di posizionare ponti in legno per collegare le torri di famiglie alleate e consentendo così il passaggio da un punto all’altro del complesso fortificato. Nel XII secolo al pellegrino che  arrivava a San Giminiano  doveva apparire più o meno come oggi appare al “moderno” turista una grande città americana con i suoi alti grattacieli. Infatti gli storici scrivono di una vera e propria “selva” di circa 76 torri, tutte di ragguardevole altezza. Oggi ne restano solamente 14, oltre a quelle ridotte e incorporate nelle case del centro storico. Si possono ancora ammirare la Torre Grossa del Popolo, la più alta di tutte anche perché nel 1255 fu approvata una legge che vietava la costruzione di una torre più alta di questa, la Rognosa e le torri gemelle degli Ardinghelli, la torre dei Cugnanesi, la torre del “Diavolo” e molte altre case torri. San Giminiano è uno scrigno d’arte che va “aperto” con cura: il periodo meno indicato ( a mio avviso) è d’estate quando arrivano qui orde di turisti che tra la tarda mattina e le 6 del pomeriggio la assalgono, ma piuttosto andrebbe visitata in primavera oppure in ottobre con i caldi “colori” autunnali della campagna circostante. A quel punto potete godere del silenzio che le mura della città proteggono gelosamente e visitare con tutta serenità la collegiata o Duomo con i suoi importanti affreschi a cui anno lavorato pittori come il Ghirlandaio. Poco distante c’è la piazza della Cisterna (vi è una fonte costruita nel 1273), di forma triangolare, il luogo di sosta preferito dai tanti turisti che nei mesi estivi visitano San Giminiano nonché luogo scenografico di spot pubblicitari, circondata da palazzi medioevali con annessi locali commerciali, bar, gelaterie ecc. Specialità di una di queste è il gelato alla vernaccia. La Vernaccia è un vino bianco secco e profumato. Questo fu il primo vino Italiano a essere insignito della DOC nel 1966.

Palazzo del Podestà

Il palazzo del Podestà sorge in mezzo a un gruppo di edifici pubblici disposti intorno alla  piazza del Duomo, di fronte all’importante chiesa. Ha una loggia a volta sormontata da una torre alta 54 metri, chiamata la Rognosa, una delle più antiche di San Giminiano. Nel 1255 fu approvata una legge che vietava la costruzione di una torre più alta, ma spesso questa “direttiva” venne infranta dalle famiglie rivali.

Palazzo del Popolo

Antistante il Duomo di San Giminiano nella omonima piazza per compensare l’interesse per il sacro con quello per il profano fu costruito il Palazzo del Popolo dove dal lontano 1288 ha sede il comune, anche se l’attuale edificio è il risultato di un ampliamento portato a termine nel 1600. La facciata in stile neo – gotica fu aggiunta nel tardo XIX secolo. Salite le scale si accede al Museo Civico. La sala principale dell’edificio è chiamata “Sala di Dante”, sembra che il grande poeta si sia rivolto in questo luogo al consiglio cittadino chiedendo di unirsi a una Lega Guelfa guidata dai fiorentini. Nelle sale del Palazzo del Popolo vi sono importanti affreschi come la Maestà, opera di Lippo Memmi che risale al 1317. Altri affreschi ritraggono scene tipiche del Medioevo, tornei, scene di caccia ecc. Saliti al piano superiore si può visitare una piccola Pinacoteca. Di fronte alla medesima c’è una piccola sala con affreschi che mostrano scene di un matrimonio in cui i partecipanti sembrano divertirsi molto in cui i novelli sposi fanno un bagno insieme andando quindi a letto. Dopo aver visitato le menzionate sale affrescate si può salire tramite scale in ferro sulla sommità della Torre Grossa da cui si vede un grandioso panorama su San Giminiano e le campagne vicine.

La rocca

La Rocca si trova nel punto più alto della cittadina, in posizione panoramica e strategica, si arriva alla medesima  partendo da piazza Duomo, il complesso militare fu costruito nel 1353 e successivamente smantellata per volere di Cosimo I de’ Medici nel XVI secolo;  Attualmente è visitabile soltanto una delle torri tra quelle di cui era dotata la Rocca, le altre sono andate distrutte. Da questa unica torre si può ammirare un belpanorama sulla campagna che circonda San Giminiano mentre nel cortile interno oggi vi è un giardino pubblico.

                                   

 

Il Duomo

La visita al Duomo di San Giminiano è possibile solo tramite il pagamento di un biglietto… non se questa è una cosa giusta o meno ma è così! Nei miei viaggi ho riscontrato pochi esempi di questo tipo… Questo può essere una scelta discutibile permettere l’accesso a un luogo religioso (chiesa) solo dopo aver pagato un biglietto ma effettivamente a San Giminiano arrivano diverse migliaia di turisti tutti i giorni. 
Convalidato il biglietto nel lettore ottico si viene accolti da uno splendido affresco raffigurante l’annunciazione opera del Ghirlandaio (si trova sotto al portico prima di accedere alla chiesa). Il Duomo di San Giminiano un tempo era orientato diversamente: quella che ora è la facciata con l’entrata antistante la piazza della Torre Grossa era un tempo la parte posteriore dell’edificio con il relativo altare, la cosa la si nota da alcuni particolari interni alla chiesa. Poi con il passaggio della via Francigena con i pellegrini diretti a Roma la Basilica fu “girata” per avere l’entrata sull’importante strada dei pellegrini. All’interno della chiesa si possono vedere splendidi affreschi, suggerisco di servirsi dell’apposita colonnina con citofoni per ascoltare le spiegazioni sulla storia della costruzione del Duomo e degli affreschi al suo interno. Sempre dentro alla chiesa noto uomini e donne con curiosi “lenzuoli azzurri”, questo per avere un “abbigliamento” consono al luogo in cui ci si trova. Molto bella a mio avviso la navata laterale dedicata a Santa Rufina.

Affreschi all’interno del Duomo

Primo affresco:

Premetto che l’interno del Duomo è completamente affrescato con opere di grande valore artistico ma la mia attenzione è attratta da particolari presenti in alcuni di questi affreschi, possono essere banalità ma la cosa è soggettiva. Nel grande affresco raffigurante la crocifissone di Gesù (lato destro del duomo osservando l’altare) Gesù crocefisso è logicamente al centro della “scena” poi a destra ed a sinistra i due ladroni, quello che chiede perdono e raccomanda la propria anima a Gesù prima di spirare ha sopra la croce medesima due angeli mentre l’altro ladrone che sta a sinistra e inveisce contro il Signore a sulla croce due diavoli. Altro particolare che non molti sanno: solitamente i pittori del rinascimento dipingevano Gesù in croce con i relativi chiodi nel palmo della mano ma questo è un falso storico, i Romani che crocifiggevano le persone non piantavano i chiodi nel palmo della mano ma poco prima del polso così una volta in croce il corpo era meglio “sorretto”.

Secondo affresco:

Riguarda l’ultima cena e si trova anch’esso sul lato destro della chiesa avendo di fronte l’altare. Qui è facilissimo capire chi è Giuda, colui che con bacio tradirà Gesù nell’orto del Gezzemani. L’affresco raffigura gli Apostoli con il Signore che logicamente si trova al centro della “scena” seduto a tavola, tutti anno in testa un’aureola dorata tranne uno che ne è privo… Giuda appunto! Questo piccolo particolare lo riscontrato in molti altri affreschi.

La Torre Grossa

A lato del Duomo di San Giminiano c’è la torre Grossa, la più alta del paese da cui si ha una bella vista sull’intero centro abitato e zone circostanti. Si sale sulla torre dopo avere acquistato all’interno della medesima il relativo biglietto, occorre ricordarsi che salendo non si possono portare con se borse oppure zainetti, questi vanno depositati in appositi armadietti dotati di serratura presenti nella biglietteria. La salita alla torre avviene tramite una scala in ferro, gli ultimi metri vanno fatti singolarmente perché la scala è stretta e permette il passaggio di una sola persona.                      Sopra la torre si a una bellissima vista sulle piazze sottostanti ovvero quella della Cisterna e del Duomo, nonché su tutte le altre torri di San Giminiano di altezza inferiore alla torre Grossa, se ricordo bene in epoca medioevale quando queste torri furono realizzate era proibito superare in altezza la torre Grossa. In cima alla medesima c’è una grande campana, il fatto che le scale non siano di pietra ma in ferro e realizzate in epoca moderna mi fa dedurre che questo “edificio” non fosse altro che una torre campanaria dell’attiguo palazzo Comunale.

Il musicista d’Arpa

Nel cortile antistante l’ingresso al Duomo di San Giminiano durante una mia visita al monumento ho notato una persona che suonava l’arpa, direi che il contesto storico si presta molto bene a questo tipo di strumento musicale e non è stata la prima volta che ho visto esibirsi musicisti in questo luogo anche se avevano strumenti diversi, tutti comunque a fiato o “corde”, nulla a che vedere con strumenti elettrici.




Diario di viaggio

Questo è uno dei luoghi più turistici e visitato della Toscana, lo si intuisce da subito arrivando e trovando i parcheggi pieni di automobili, fortunatamente per le motociclette ci sono appositi spazi vicinissimi al centro storico. La via principale che conduce alla centralissima piazza della Cisterna (cuore di San Giminiano) è un susseguirsi di negozi di souvenir, bar ecc. Una curiosità: al numero civico 37 c’è la facciata (parte inferiore) di quella che sicuramente era una chiesa, varcata la soglia di quello che era un luogo religioso si entra in un locale distaccato dalla menzionata facciata dove viene venduto il famoso vino Vernaccia. Un piccolo suggerimento: se arrivate a San Giminiano il giovedì mattina tenete presente che in questo giorno nella piazza della Cisterna ed in quella antistante il duomo si svolge il mercato quindi gli spazi sono occupati dai banchi…Nel corso di una mia visita a San Giminiano ho visto una coppia di sposi con relativo seguito di parenti ed amici, nulla di particolare se non che gli sposi erano stranieri, così come le persone al seguito! Intuisco che si sono appena sposati con rito civile nell’antistante palazzo Comunale, di fianco al Duomo, probabilmente era un loro “sogno” ma questo dice anche quanto sia turistico e conosciuto questo paese.


Come arrivare

Da Firenze il modo più semplice per arrivare a San Giminiano è di prendere la “superstrada” per Siena con uscita a Poggibosni, poi seguire le indicazioni stradali. Da Volterra si percorre la strada statale n° 68 verso est quindi le indicazioni per San Giminiano. Da Siena “superstrada” per Firenze con uscita a Poggibonsi poi seguire le indicazioni stradali.

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