PARAMOTORE    
 

In quest’articolo leggerai del Paramotore, e di come questo nuovo “mezzo” per volare, abbia usato la vela impiegata nel Parapendio. Grazie all'aggiunta di un piccolo motore ed elica posta alle spalle del Pilota, è possibile decollare da zone pianeggianti, cosa non possibile usando il Parapendio.

 

                      I primi esemplari di Paramotore sono stati impiegati negli Stati Uniti a partire dal 1983 col nome di Paraplanare.
                    È dal 1987 che si è registrato un crescente interesse verso questo “nuovo” modo di volare, sopratutto in Francia.  
                Da all’ora una continua evoluzione tecnica anno fatto si che questa disciplina si diffondesse in tutto il Mondo. Il Paramotore
              nasce come aggiunta “all'ala flessibile” nel Parapendio. Mentre quest'ultimo si può usare solo in zone collinari o di montagna,
          col Paramotore è possibile decollare da zone di pianura.

     Per chi vola in Parapendio oppure con gli Ultraleggeri, il Paramotore gode di scarsa considerazione. Al contrario è un mezzo per volare molto versatile. Alcuni col Paramotore anno fatto voli lunghi, dall'Inghilterra alla Francia, sorvolato il Marocco e compiuto grandi distanze negli Stati Uniti. Per i profani in materia la velatura (paracadute) è uguale al Parapendio da cui deriva, ma osservandola attentamente se ne possono scoprire le differenze.
Dal profilo all'assetto, oppure al carico alare, però esistono velatura che si può impiegare in entrambe e situazioni. La loro dimensione varia tenendo conto se è un tipo “monoposto” oppure “biposto”. In entrambi i casi, il pilota durante il volo sta seduto nel suo imbrago

Nel Paramotore la vela è studiata appositamente per uso accoppiato a un motore di piccole dimensioni. I consumi di carburante nel motore del Paramotore sono variabili, dai tre litri/ora ai cinque per i motori più potenti. Questo contente di volare anche per quattro ore consecutive, coprendo distanze di 45 km fino a un massimo di 160 in assenza di vento contrario.

La durata del volo col Paramotore dipende da quanta miscela si è messo nel serbatoio, ma si possono fare voli molto lunghi intervallati da soste, atterrando e decollando. Ora il record del Mondo è di 1150 km.

In caso il motore dovesse spegnersi mentre ci si trova in quota, non vi sono problemi perché la vela si comporta esattamente come un Parapendio, si può planare oppure proseguire il volo sfruttando le correnti ascensionali.
Il motore e relativa elica che genera la forza propulsiva è alloggiato su apposito telaietto a mo di zaino alle spalle del pilota. Al telaio sono anche fissati tramite moschettoni i tiranti della velatura.
Oltre ai cavi che controllano l'ala determinando i cambi di direzione, il pilota ha una manetta del gas (ricordo che alle spalle del medesimo c'è il piccolo motore) che si attiva con una mano come fosse il freno di una bicicletta.









 
Le tecniche di pilotaggio sono le medesime di quelle del Parapendio dal quale deriva. Considerato il basso costo, si è diffuso in zone pianeggianti, dando la possibilità a chi già pilota nel Parapendio, di volare senza doversi spostare in luoghi montuosi.
A livello Internazionale la sua diffusione maggiore si è avuta negli Stati Uniti e le competizioni sono organizzate dalla FAI (Fèdèration Areonatique Internationale).
 

 
Il motore che tramite l'elica genera la forza propulsiva, ha una cilindrata compresa tra gli 80 e 250 cc, con eliche di diametro variabili tra i 60 e 130 cm. La velocità massima è compresa da 20 e 65 km/h con conseguenti vantaggi e svantaggi derivanti dal volo lento. La particolarità del Paramotore è che consente di decollare da spazi molto ristretti anche di pochi metri.

Secondo la legge Italiana il Paramotore è classificato come un apparecchio per il volo da Diporto Sportivo. Dotato di motore (vedi la legge n°106/85 e relativi Decreti legislativi). Volare in questo modo regala sensazioni diverse rispetto ad altri tipi di volo, vedi ciò che ti circonda con una prospettiva diversa. Per questo insolito modo di volare, si è visti con stupore misto ad ammirazione dalle persone che stanno in terra.
Anche se a prima vista volare in Paramotore sembra essere facile, mai improvvisarsi “autodidatti” per non incorre in incidenti anche gravi. L'ideale è frequentare scuole specializzate, anche se avete molte ore all'attivo su altri mezzi volanti come ultraleggeri.
Il Paramotore consente di volare a pochi metri dal suolo ma anche di raggiungere altezze notevoli di 2-3000 metri! La sua straordinaria praticità, il tutto può essere alloggiato una pratica borsa sistemata nel bagagliaio dell'auto, consente di andare a volare ovunque.
 
Scuole Paramotore

Di seguito ho elencato alcune scuole dove imparare a volare in Paramotore. È doveroso puntualizzare che per volare in questo modo, occorre essere esperti nel volo in Parapendio.
A differenza di quest’ultimo che necessita di una collina o montagna da dove spiccare il volo, nel Paramotore si può “decollare” da un prato in pianura. Ma nulla va improvvisato, bisogna “affidarsi” a scuole che organizzano corsi, tenuti da persone esperte e qualificate in materia.

Liguria - Aero Club Albatros: http://www.albatrospara.it
Lombardia - Le Tartarughe Volanti:  http://www.tartarughevolanti.com
Umbria - Prodelta scuola Nazionale di Volo Libero: http://prodelta.it/

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