MONGOLFIERE

 
 

La storia della Mongolfiera



Il primo tentativo di volo con una Mongolfiera fu realizzato il 19 settembre 1783 dai fratelli Francesi Mongolfier  (da qui il nome Mongolfiera), usando come “passeggeri” per il volo una pecora, un gallo e un'anitra. Questi “temerari passeggeri” riuscirono a volare dentro un cesto legato ad un pallone con aria calda all'interno per tre chilometri circa.

Ma il primo volo in Mongolfiera della storia con persone a bordo fu fatto a Parigi il 21 novembre 1783 da  Jean-Francois in compagnia del Marchese d'Arlandes.
I fratelli Mongolfier ritenevano che a fare sollevare la Mongolfiera in realtà non fosse l'aria calda all'interno del “pallone” ma bensì un particolare gas che venne chiamato il “gas Mongolfier”
.
Il merito di comprendere che la Mongolfiera volava semplicemente grazie all'aria calda va riconosciuta allo scienziato Italiano Alessandro Volta. Attualmente le Mongolfiere in Europa sono fabbricate in due soli stabilimenti, uno nei pressi di Barcellona ed il secondo in Inghilterra.




                                    Steve Fosset ed il giro del mondo in Mongolfiera

Il ricco miliardario Steve Fosset è entrato nel libro dei record per essere stato il primo uomo ad aver compiuto da solo il giro del Mondo in Mongolfiera. L'impresa a dire il vero riuscì solamente al sesto tentativo in sei anni. Steve Fosset a compiuto l'impresa nel 2002.

 

                                                       Curiosità inerenti le Mongolfiere

Le Mongolfiere volano al mattino presto oppure nel tardo pomeriggio perchè ci sono le condizioni ideali di temperatura, pressione atmosferica ecc. cosa che non si verifica nelle ore centrali della giornata

Nelle foto successive potete vedere alcune foto scattate da me al raduno di mongolfiere a Carpineti nel 2007.
Cliccando sulle miniature si può vedere un ingrandimento di ogni foto.

 

Di seguito ho elencato i link, di Piloti che con le loro Mongolfiere propongono viaggi turistici in diverse zone del nostro paese; volare in questo modo da sensazioni indescrivibili! Vi chiederete, guardando l’interno del “pallone”, com’è possibile volare col solo ausilio dell’aria calda. Vedrete dall’alto splendidi panorami e… non dimenticate di portare con voi la macchina fotografica!

CampaniaClub Aerostatico Wind e Fire: www.volareinmongolfiera.it/index.php
Emilia Romagna: Comunicazione in Volo:   www.comunicazioneinvolo.it/
Lombardia: KB Voli:  www.cremonamongolfiere.it/  
                      Milano Mongolfiere:
www.milanomongolfiere.com/  
                      Areostatica Monte: 
www.aerostaticamonte.it/
Piemonte:  Slowfly:   http://www.slowfly.it/
Toscana:    Ballon in Tuscany:  www.balloonintuscany.com/index_it.htm
                     Vastano Mongolfiere:  www.vastanomongolfiere.com/it/   
                      Banda Ballons:
  www.bandaballoons.com/
Valle d’Aosta  Charbonnier Mongolfiere:  www.mongolfiere.it/


RADUNI MONGOLFIERE IN ITALIA

Carpineti (Re), Mongolfiere Innamorate:  http://www.mongolfierecarpineti.it/      Pagina in questo sito >> Quì
Ferrara, Ballons Festival: http://www.ferrarafestival.it/    
Pagina in questo sito >> Quì
Paestum ( Sa ), Vivere Paestum:  http://www.viverepaestum.it/
Cingoli ( Mc ), Mongolfiere sul Balcone:  http://www.mongolfiere.it/
Dobbiaco ( Bz ), Dolomiti Ballonfestival:  http://www.balloonfestival.it/it/
Caravino (To),  http://www.mongolfiere.it/
Fragneto Monforte ( Bn), Raduno internazionale delle mongolfiere:    http://www.volareinmongolfiera.it/index.php
Firenze – Chianti (Siena), Meeting internazionale "Arte e scienza del volo":http://www.flyballoon.it/
Mondovì (Cn), Trofeo Monregalese - Gara aerostatica nazionale:  http://www.aeroclubmondovi.it/
Aosta, San Valentino in mongolfiera: http://www.mongolfiere.it/

RADUNI MONGOLFIERE IN EUROPA

Svizzera, Raduno di Chateau–d’Oex  http://www.festivaldeballons.ch/fr/
Austria, Dachstein Alpen Trophy:  http://www.dachstein-alpentrophy.com/
Slovenia, Hot Air Balloon Festival:  http://www.freeweb.siol.net/bubalo/gumbi/bled.htm
Olanda, Twente Balloon Festival:  http://www.twenteballooning.nl/
Germania,  Warsteiner Internationale Montgolfiade: http://www.warsteiner-montgolfiade.com/


 


 

Il mio primo volo in Mongolfiera.

 

 

Prefazione

 

Sono anni che in estate vado con la moto in provincia di Siena e devo dire che ogni volta è una situazione nuova, mi piace percorrere le stradine ghiaiate nelle Crete Senesi dove passa l’Eroica la mitica corsa per biciclette d’epoca che si svolge ogni anno nel mese di Ottobre, paesaggi da cartolina e non a caso sono tra i più fotografati della Toscana.

È l’estate del 2006 quando ospite di un agriturismo nei pressi di Pienza (provincia di Siena) vedo alto nel cielo una Mongolfiera, questa sarà una “visione” quotidiana nel corso del mio soggiorno presso la struttura dove alloggio (è un ex Convento).

Mi alzo la mattina presto ed aprendo la finestrella della mia camera vedo nel cielo la Mongolfiera, a volte il silenzio del posto è “rotto” dal bruciatore della stessa Mongolfiera, il tutto sembra una poesia!!

Ai gestori dell’agriturismo chiedo notizie in merito…, mi parlano di un Inglese che con la moglie si è stabilito nei pressi di Montisi (provincia di Siena) e fanno voli in Mongolfiera per turisti, so che l’anno successivo tornerò nuovamente qui e potrebbe essere una buona occasione per fare il mio primo volo in Mongolfiera!!!

 

Estate 2007

 

Come mi ero ripromesso ritorno l’anno successivo in provincia di Siena per portare la “caparra” presso l’agriturismo che da alcuni anni mi ospita in estate, contatto preventivamente il pilota della Mongolfiera (si chiama Robert ), con me c’è una amica che volerà pure lei per la prima volta.

Finalmente dopo esserci scambiate e.mail e sentiti telefonicamente conosciamo la persona che (meteo permettendo) ci porterà in volo per la prima volta (nostra) sulle crete senesi. Abita in un podere nelle vicinanze di Montisi (provincia di Siena), Robert si dimostra una persona squisita pronto a toglierci ogni nostra curiosità in merito ai voli in Mongolfiera. Tra poche settimane voleremo con Robert!

 

Il mio primo volo ( martedì 12 Giugno 2007)

 

Anche a distanza di tempo e dopo aver fatto tanti altri voli in Mongolfiera ricordo con molto piacere il volo fatto con Robert. Sarà perché è stata la mia prima esperienza di questo tipo, oppure i paesaggi meravigliosi delle crete senesi o la grande disponibilità di Robert ma questo è stato il mio volo più bello fatto fino ad ora!

Finalmente è il gran giorno! Le previsioni meteo sono buone quindi sveglia la mattina presto (alle 6,00 dobbiamo essere da Robert) per i preparativi di volo. Raggiungiamo il luogo di decollo con la mia moto e durante il breve viaggio penso: speriamo di volare in direzione di Lucignano d’Asso, magari scendiamo e ci prendiamo un caffè da Eberado che assieme alla moglie gestisce un negozio (l’unico del paese). Il negozio di alimentari citato è diventato negli anni un “cult” per i viaggiatori alla ricerca di posti genuini ed è riportato su diverse guide turistiche. I due gestori (non più giovani) non sapevano di essere su delle guide turistiche ed è stata una scena commovente quando ho mostrato loro una di queste guide. Sono posti dove mi sono sempre trovato bene, luoghi che sembrano usciti da un libro di favole!

 

 

 

Preparativi

 

Robert (il pilota della Mongolfiera) comincia i preparativi per allestire la Mongolfiera e ci da istruzioni per aiutarlo, questo è bello perché non ci sentiamo semplici spettatori dell’avventura che andremo a cominciare.

 

Nel cesto vengono caricate 4 bombole ( chiamate anche serbatoi aeronautici) contenente lo speciale gas Propano infiammabile ricavato dal petrolio e dal gas naturale utilizzato in aerostatica per alimentare i 2 bruciatori ( uno di emergenza ) che scalderanno l’aria calda nel “pallone”. Quindi nel prato antistante il podere stendiamo il telo della Mongolfiera per il gonfiaggio, siamo impressionati da come sia sottile il telo! Sembra dello stesso materiale con cui si fabbrica il paracadute, solo la parte superiore della Mongolfiera ha un telo di spessore maggiore per resistere alle alte temperature.

Il cesto viene agganciato al telo della Mongolfiera con appositi cavi di acciaio, tramite un ventilatore a motore comincia il gonfiaggio a freddo del “pallone”, io e la mia amica teniamo sollevata la parte della Mongolfiera da cui entra l’aria. Robert a questo punto “entra” all’interno del “pallone” le cui dimensioni sono notevoli, direi quante un campo da tennis! Controlla i cavi interni che regolano l’apertura e chiusura della parte superiore chiamata anche valvola a Paracadute che in una Mongolfiera è in realtà il dispositivo utilizzato per rallentare la salita, accelerare la discesa eagevolare lo sgonfiaggio del pallone una volta atterrati. E' composto da una grande apertura circolare sulla sommità dell'involucro chiusa dal basso da un "tappo" di diametro superiore a quello dell'apertura che viene mantenuto chiuso dalla pressione dell'aria calda. Questo "tappo" viene aperto da un sistema di funicelle collegate alla cesta.

Quando all’interno del “pallone” è già entrata una certa quantità di aria Robert accende il bruciatore per quello che nel termine tecnico viene chiamato gonfiaggio a caldo, i minuti passano e lentamente la Mongolfiera si alza in verticale, è più grande di quanto pensassi!!

 


Il decollo

 

Sono le ore 6,45 e Robert ci invita a salire all’interno del cesto in vimini ( mi sono chiesto più volte perché venga ancora usato questo materiale anziché l’alluminio ad esempio, la riposta sta nel fatto che il vimini ha una elasticità maggiore rispetto ad altri materiali). Ci siamo, la Mongolfiera si alza da terra velocemente, non pensavo potesse salire così in fretta verso il cielo! sfioriamo le fronde di alcune piante, il sole si sta alzando e lo spettacolo delle crete senesi che si prospetta ai nostri occhi è veramente molto bello!

 

Il volo                       

 

Sorvoliamo il paese di Montisi, si vede Montalcino, Montepuciano, Pienza, l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore ed altri centri minori molto suggestivi, sarà il vento a determinare la nostra direzione. Mentre siamo in volo Robert tramite radio avverte della nostra presenza in cielo la torre di controllo di un aeroporto della zona. Per legge la Mongolfiera quando si trova in volo ha la precedenza su tutti gli altri aeromobili. Saliamo alti in cielo fino a raggiungere una quota di metri 1.162! lo spettacolo è notevole e la Mongolfiera mi trasmette un grande senso di pace, purtroppo il vento non è nostro amico… non stiamo volando in direzione di Lucignano d’Asso come avevo sperato. Il nostro pilota controlla il termometro, è un apparecchio che indica e misura la temperatura. In una Mongolfiera serve a tenere sotto controllo la temperatura esterna e quella interna all'involucro misurata alla sommità, dove si concentra il calore sviluppato dal bruciatore,

altra strumentazione di bordo è il gps ed una radio per tenere i contatti con la moglie che ci segue da terra.

Ora Robert fa scendere la Mongolfiera in alcune conche (questa è una zona collinare), con il cesto di vimini “accarezziamo” le fronde di alcune piante di ulivo e la mia amica prende come ricordo un rametto della medesima pianta, Robert conosce quasi tutti gli abitanti della zona, sono anni che sorvola la zona.

Da terra continuiamo ad essere seguiti dalla moglie di Robert, ricordo che a differenza degli ultraleggeri la Mongolfiera non atterrà mai da dove è decollata per ovvie ragioni (manca il motore), quindi serve un mezzo per il recupero del “pallone”. Sono le ore 8,24 e ci troviamo in volo da oltre un’ora ed è venuto il tempo di atterrare.

 

 

 

Atterraggio:

 

Robert individua il luogo dove atterrare, rimango “sconcertato” quando mi indica una stradina ghiaiata con ai lati un campo di frumento, mi chiedo come è possibile atterrare in uno spazio così ristretto!!

La Mongolfiera perde quota, ci stiamo avvicinando alla stradina ghiaiata, il cesto in vimini accarezza le spighe di frumento, l’atterraggio è sempre la fase più delicata quando si vola con la Mongolfiera, occorre stare piegati sulle ginocchia e non essere rigidi col corpo quando il cesto tocca terra.

Grande Robert! Siamo atterrati proprio nella stradina ghiaiata per evitare danni al campo di frumento, il “nostro pilota” ha dimostrato una grande capacità e competenza, ora procediamo al “recupero” del pallone, cesto ecc. Nel corso del volo sono state usate due bombole dello speciale gas che alimenta i bruciatori, le seconde 2 bombole generalmente vengono tenute d’emergenza quando non si trova un luogo ideale per l’atterraggio.


 

 

 

 

Il brindisi ed il picnic

 

Sorpresa! La moglie di Robert che durante il volo ci ha seguito da terra con il suo fuoristrada ha preparato un picnic!!! All’ombra di una pianta e circondati dal campo di frumento maturo ecco i calici per il “brindisi del sopravissuto” da fare dopo il volo in Mongolfiera, non farlo sarebbe di “cattivo auspicio” per il futuro volo. Quindi assaporiamo frutta fresca, pizzette ecc. con Robert parliamo di tutto e senza la fretta dettata dal rientro a Montisi, luogo di decollo e dove abbiamo lasciato la moto. Mentre stiamo facendo il pic-nik arriva il proprietario del podere dove siamo atterrati, è incuriosito dalla Mongolfiera ed ha già sentito parlare di Robert che vola sulle crete senesi, il “nostro” pilota dona una bottiglia di vino con l’immancabile etichetta di una Mongolfiera!

 

Considerazioni

 

Con questo articolo spero di avere “trasmesso” al lettore le mie sensazioni provate nel corso del mio primo volo in Mongolfiera, che per me rimane un ricordo indelebile!

La Mongolfiera nonostante la tecnologia vola sempre grazie all’aria calda come accadeva un tempo, il cesto è di vimini, unica concessione al progresso è la strumentazione di bordo composta da altimetri, gps e navigatori satellitari ma  sottolineo che ancora oggi come un tempo l’elemento fondamentale per il volo della Mongolfiera è il vento!!

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