MOTOCROSS FREESTYLE

In quest’articolo conoscerete il Freestyle, una disciplina motoristica derivata dal Motocross.
In pratica utilizzando le moto di quest’ultimo sport, i piloti tramite rampe, compiono salti, facendo evoluzioni acrobatiche.

Questa disciplina sportiva è nata “quasi casualmente” a metà degli anni 90 per opera dei Piloti del Supercross Americani. Capitava che durante le gare si esibissero in salti non proprio convenzionali per questa disciplina motoristica.
Questi piloti cominciarono a misurarsi in salti acrobatici fuori dalle classiche competizioni di motocross, realizzando figure acrobatiche sempre diverse.

La serie dei salti duravano circa 90 secondi, come avviene ora. Dal principio si usavano rampe in terra, come nel motocross, poi si cominciarono a realizzare rampe in metallo, in questo modo il Freestyle è approdato in molte manifestazioni motoristiche, come “contorno” alle medesime, ma pure sagre o fiere.
Da qui il passo per organizzare vere e proprie competizioni, è stato breve, consentendo a tutti i piloti di essere sullo “stesso piano”, almeno per quanto concerne la parte del “terreno di gara”. 

Le moto impiegate sono quelle da cross, con un adattamento particolare a livello di sospensioni,anche in base al peso del pilota, nel manubrio manca il traversino, così da far passare più agevolmente le gambe e braccia nel caso del trick chiamato Dead body. Si è intervenuti pure nella sella della moto, praticandovi dei fori per una migliore presa nei salti.
In alcune moto abbiamo il parafango anteriore accorciato, ma questo è un fatto puramente estetico, mentre in quello posteriore, avere un parafango più corto permette di spostare all'indietro (più agevolmente) i piedi.                                                                       
La tipologia dell'abbigliamento per i piloti non si differenzia molto dai colleghi del motocross. In aggiunta oltre al casco, stivali eprotezioni varie, sono a livello dell'addome la differenza, con maggiori protezioni per il Pilota che si cimenta nel Freestyle.               

Se nel motocross conta la velocità, nel Freestyle no, ma fa leva sulla capacità del singolo di fare saltiacrobatici, in genere sono fatti all'altezza di 8 metri, per una lunghezza del salto di circa 24-25 metri. In gergo tecnico le figure espresse nei salti, sono chiamate Trick, e chi pratica questo sport, si allena moltissimo, va detto però che in Italia sono ancora pochi i Piloti professionisti, in altre parole che fanno solo questo lavoro.

Essi sono sempre molto richiesti in ambito di fiere oppure raduni motoristici. Nel corso delle gare di Freestyle, i piloti anno un tempo disponibile per le loro evoluzioni di 90 secondi fino a un massimo di 2 minuti. In base al salto fatto e relativa evoluzione proposta, è assegnato un punteggio su una scala fino ad arrivare a 100. 
Il vincitore sarà il Pilota che avrà ottenuto il punteggio più alto nel corso delle prove disputate.

Vista la particolarità della disciplina, nel Freestyle bisogna avere alle spalle una buona esperienza di motocross, poi sarà l'allenamento fatto individualmente a fare la differenza, bisogna imparare ad atterrare correttamente dopo il salto, e saper improvvisare una volta in aria.                                                                              
A Cascina d'Assi vicino a Dorno in provincia di Pavia, esiste una scuola che insegna il Freestyle, qui per prima cosa sono valutate le capacità del pilota, la sua dimestichezza con una moto da cross,   poi s’introduce la persona sulla rampa per apprendere i segreti di questo sport. Il sito internet della scuola è: www.paolograna.com

Oltre ad avere la padronanza del mezzo, un Pilota che voglia partecipare a competizioni di Freestyle, deve avere la licenza, quella per la guida in fuoristrada, rilasciata UISP dopo una visita medica. Un buon Pilota di questa disciplina sportiva, deve avere una buona padronanza della moto, procedere per gradi senza fare il passo più lungo della gamba, deve saper gestire le situazioni pericolose, e ascoltare i suggerimenti dei Piloti più esperti.
Dietro ogni evoluzione proposta c'è un lavoro tecnico notevole. Dagli Stati Uniti il Freestyle si è diffuso rapidamente in Francia, Germania, Spagna e Italia.

           
Le figure nel Freestyle chiamate anche Trick, sono molte e in continua evoluzione da parte dei Piloti, eccone una panoramica delle più indicative:

Airwalck, nel corso del salto, il pilota si pone a fianco della moto, muovendo le gambe mima la figura come se stesse correndo dietro alla moto.
Black – Flip, questa è la figura più difficile da fare perché consiste in un salto mortale all'indietro. L'evoluzione non consente il minimo margine d’errore. Da questa figura iniziale ne sono nate altre 22, con le opportune variazioni.
Body Varial, figura molto impegnativa ma molto spettacolare! Dopo il salto, il pilota lascia la propria moto roteando su se stesso, per rimettere poi le mani sul manubrio.
Can – Can, questa figura è simile all'Airwalck visto in precedenza, come variante abbiamo che il pilota lascia completamente ogni appiglio alla moto, mimando il can-can.
Cliffhanger, il Pilota è in piedi e tiene il manubrio con gli scarponi.
Cordova, il Pilota compiendo il salto, tiene il manubrio con gli stivali, il petto va oltre la parte anteriore della moto.
Dead Body, figura molto spettacolare, si fanno passare le gambe mezzo alle braccia, quindi abbiamo i piedi del pilota in corrispondenza del parafango anteriore, la persona è così distesa, con le mani attaccate al manubrio.
Doppio Back Flip, il più pericoloso trick in assoluto! Consiste in due giri della “morte” in un solo salto!
Fender Kiss, qui il pilota nel corso del salto porta la moto in posizione verticale, e col casco tocca il parafango anteriore.
Front Flip, difficilissima figura che possono fare solo i piloti professionisti, consiste in una capriola in avanti.
Hart Attack, la figura è eseguita tenendo una mano sul manubrio, e una sulla sella, proponendo una verticale.
Heliclicker, le mani sono sul manubrio e le gambe si alzano di fronte a esso finché non si toccano i talloni.
Holy Man, figura uguale a quella di Superman che esamineremo in seguito, qui le mani sono staccate dalla moto.
Indian Air, il Pilota lascia la moto, poi rimette le mani sul manubrio e incrocia le gambe, tenendo il proprio busto torto.
Lazy Boy, mentre è in “volo” il pilota si sdraia sulla moto, rivolgendo le gambe verso il manubrio.
Nac – Nac, è il ballo del Can – Can proposto all'indietro.
No Hand, mentre il Pilota si trova in “volo”, lasci il manubrio per poi atterrare senza tenerlo stretto.
Nothing, il Pilota si stacca dalla moto e allarga braccia e gambe.
Saran Wrap, si fa passare una gamba dietro le braccia.
Superman, il Pilota si sdraia rimanendo attaccato al manubrio con le braccia.
Tsunami, con le mani il Pilota rimane attaccato al manubrio, facendo contemporaneamente una verticale, la moto è spinta verso il basso.
Whip, questa è la figura più datata, consiste nel portare la moto nella posizione verticale il più possibile. Questa figura la fanno pure i piloti di motocross per festeggiare la vittoria.

       

Siti internet riguardanti il Freestyle:

Red Bull x-fighters: www.redbullxfighters.com

X Games: http://expn.go.com

Ast Dew Tour: www.ast.com










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