CAVE DIVING         
 
 
 
 

In quest’articolo conoscerai il Cave Diving. Consiste nell'immergersi in acqua per esplorare grotte sommerse, utilizzando l'attrezzatura normalmente impiegata dai subacquei.
La ragione per cui molti Sub sono attratti da questi ambienti naturali nei fondali marini, è dovuta ala fatto che in queste grotte si può ammirare elementi belli e insoliti.
Stalattiti e stalagmiti sommerse, strutture geologiche particolari e una flora e fauna difficilmente visibili in altre tipologie ambientali.

Origini dell'esplorazione in grotta.

Jacques Yves Cousteau è stato il primo a fare esplorazioni in grotte sommerse utilizzando un'attrezzatura specifica. Tuttavia altri Speleo sub fecero esplorazioni in cavità sommerse facendo uso di attrezzature meno complicate.  Fu possibile fare esplorazioni in grotta dal 1943 quando fu introdotto il primo erogatore “ a domanda” denominato L'acqua – lang.
Ora si possono vedere i primi erogatori esposti al museo di Wookey in Inghilterra. Con la 2° guerra mondiale vi fu un rapido sviluppo dell'attrezzatura subacquea legata a scopi bellici. Al termine del conflitto si ebbe un surplus di attrezzature per l'immersione inutilizzate.

Queste furono in parte utilizzate da subacquei per l'esplorazione in grotta, aumentando anche il numero dei praticanti. Inizialmente si camminava sul fondo che era considerato un metodo meno pericoloso rispetto al nuoto, perché mancavano strumenti di assetto. L'uso dell'ossigeno limitava la profondità in cui era possibile fare esplorazioni, ma aumentava notevolmente l'autonomia in cui si poteva rimanere immersi.

Questa tipologia d’immersione e attrezzatura restarono in uso fino al 1960. In seguito le nuove attrezzature, come mute che oltre a isolare dal freddo permettevano un maggior assetto, nuove bombole, caschi con lampade e pinne al posto di stivali, resero più agevole il Cave Diving.

Difficoltà e pericoli.

L'esplorazione in grotte sommerse, tranne quelle di grandi dimensioni, oppure poste a piccole profondità, presentano diverse difficoltà da non sottovalutare. In caso di pericolo oppure emergenza, il subacqueo non riesce a emergere in breve tempo.
Se si trova all'interno di una grotta subacquea, la fuoriuscita dalla medesima può non essere immediata, ne consegue che bisogna avere un'autonomia “respiratoria” maggiore, magari portando in profondità bombole di riserva.

Le grotte marine possono avere passaggi stretti, in più il transito dei subacquei può far alzare i sedimenti sul fondo delle grotte, rendendo la visibilità ancora più limitata di quella scarsa già esistente. Considerati gli incidenti occorsi (alcuni mortali), il Cave Diving (esplorazione di grotte sommerse) è considerato uno sport estremo.

Spesso gli incidenti in questa disciplina sono dovuti alla scarsa preparazione tecnica del Sub, errata valutazione dell'ambiente in cui si opera, tempi errati di emersione. Questi errori non sono solo commessi dai principianti, ma vi può incorrere anche uno speleo sub esperto.
Va detto comunque che a fronte di questi rischi, nel Cave Diving  si usano autorespiratori con maggiore autonomia rispetto alle normali immersioni.

Le attrezzature impiegate sono più avanzate dal punto di vista tecnologico. Affidandosi ai Diving Club oppure a guide esperte locali, si ha un margine di sicurezza elevato rispetto a immersioni individuali, che sconsiglio di intraprendere. Oltre a queste difficoltà inerenti all'attività subacquea, il Cave Diving ne presenta altre. 

Considerata la volta della grotta, il Sub non potrà emergere direttamente in superficie, ma dovrà fare il percorso a ritroso, prima ti finire l'immersione. A parte l'entrata delle grotte, raggiunte dalla luce che filtra dalla superficie, l'interno è molto buio per cui bisogna far affidamento solo su luce artificiale.
Le cavità sommerse possono essere oggetto di forti correnti di cui bisogna tener conto per evitare affaticamenti durante la risalita. La presenza di sedimenti composti di sabbia e fango, riduce notevolmente l'orientamento. Anche la conformazione della grotta può trarre in inganno lo speleo sub, inoltre bisogna fare attenzione alla stabilità della cavità marina. Per le ragioni sopra elencate non bisogna mai immergersi da soli!

Norme di sicurezza

Vi sono alcune norme importanti e riconosciute dallo speleo sub da tenere sempre presenti.

L'addestramento

deve essere frequente e prendere in esame più punti dell'immersione in grotta. Quindi avremo una parte teorica e una pratica, in modo che il Sub con la maggiore preparazione possa gestire situazioni difficili che si possono realmente presentare, rimanendo calmo.

Filo diArianna.
Nelle immersioni sarebbe bene stendere un cavo collegato alla barca in superficie, così in caso di pericolo mentre ci si trova all'interno della cavità marina, è possibile risalire in breve tempo. Non superare mai le profondità prestabilite per non incorrere nell'effetto di “narcosi da azoto”, molto pericoloso in grotta.

Gestione dell'ossigeno.

In genere per l'immersione si programmano di utilizzare un terzo della riserva d'ossigeno per la discesa, un terzo per la successiva risalita e il rimanente terzo per ragioni di sicurezza. Sarebbe bene portare in immersione una bombola come riserva d'ossigeno per gestire eventuali problemi tecnici.

Luce,

ogni Subacqueo deve portare con sé tre punti luce, due da usare nel corso dell'esplorazione in grotta e la terza da tenere come emergenza. In caso vengano meno per rottura i punti luce usati nell'esplorazione, riemergere immediatamente.

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